Sono tante le classi che hanno organizzato, nel corso della giornata del 20 maggio, alcuni momenti per conoscere meglio il mondo delle api e la grande importanza di questi piccoli insetti.
Ecco una carrellata di immagini
Sono tante le classi che hanno organizzato, nel corso della giornata del 20 maggio, alcuni momenti per conoscere meglio il mondo delle api e la grande importanza di questi piccoli insetti.
Ecco una carrellata di immagini
Noi della 3a C stiamo seminando e trapiantando piantine dopo aver zappato il nostro piccolo appezzamento di orto scolastico (anche grazie all'aiuto del maestro Salvatore). Abbiamo ricevuto in regalo alcune piantine di pomodoro e di zucca, semi di zucca, semi di carota e di girasole, e alcune piantine per il nostro angolo odoroso (avevamo già rosmarino, salvia e menta). Ne approfittiamo per osservare, anche con l'aiuto di lenti, piccoli insetti, larve e lombrichi.
Un altr'anno vorremmo diventare coltivatori più preparati, e studieremo i giusti periodi di semina e le consociazioni tra le piante (quali si aiutano stando vicine).
Coltivare insieme diversi tipi ortaggi è una tecnica conosciuta con il nome di consociazione, cioè consociare o associare ortaggi che riescono ad aiutarsi l’uno con l’altro. Tra gli ortaggi esistono simpatie e antipatie, inspiegabili dal punto di vista razionale ed invisibili ad occhio nudo. Questi “sentimenti” che gli ortaggi riescono a provare sono su base biochimica; le secrezioni radicali e gli aromi di ogni singola pianta sono importanti perché, per esempio, alcune non tollerano proprio l’odore emanato da altre e il rischio è una crescita stentata o addirittura la morte della stessa pianta.
Altre consociazioni, invece, sono addirittura benefiche, in quanto hanno azioni preventive e curative sulle piante vicine. Questo si verifica spesso con le piante aromatiche che sarebbe sempre bene avere in orto: primo perché sono belle e buone, secondo perché aiutano gli ortaggi. E’ il caso, per esempio, della santoreggia che tiene lontano gli afidi dai fagioli nani, mentre timo, menta e salvia tengono lontano la cavolaia, la farfalla i cui bruchi sono devastanti per i cavoli.
Piantato vicino agli ortaggi, il tagete tiene lontani eventuali animaletti che potrebbero curiosare tra le piante. Ciò che più conta, però, è l’azione delle sue radici: le sostanze che rilasciano nel terreno tengono lontani i nematodi, parassiti pericolosi soprattutto per le patate, le melanzane e i pomodori. Per questo motivo, il tagete è presente in quasi tutti gli orti sinergici.
Il fiore di tagete viene detto anche “fiore puzzola”, tanto è sgradevole l’odore di alcune varietà. Eppure, api e farfalle adorano l’aroma pungente della pianta e vi si precipitano con golosità. Ciò aumenta la presenza di insetti impollinatori nei pressi degli ortaggi, aiutando il naturale ciclo riproduttivo delle piante.
In autunno, i fiori di tagete producono tanti semi da raccogliere e conservare in vista dell’anno successivo.
Iniziando con lo studio del Sistema Solare, la maestra Silvia ci ha proposto un laboratorio per creare un asteroide.Vedendo che questo lavoro ci e’piaciuto, ha deciso anche di farci costruire questi fantastici modelli che riproducono il Sistema Solare utilizzando, per lo più’, materiale riciclato.
Cipì - Mario Lodi (interpretazioni del testo)
Dopo aver letto il libro in classe, ho chiesto ai bambini di realizzare l'albero di Cipì e l'uccellino protagonista della storia del maestro Lodi, utilizzando le tempere su cartoncino, cotone e le dita.
La quinta A, dopo un collegamento on line con il Planetario di Torino, ha preparato alcuni disegni sul sistema solare e ha riprodotto modelli in miniatura di asteroidi!